FIREMAT

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FIREMAT intende superare i principali limiti tecnologici dati dall'applicazione dei compositi a matrice polimerica (PMC), che derivano dalla loro bassa resistenza alla temperatura, unita alla loro non riciclabilità. D'altra parte, i compositi a matrice ceramica (CMC), che vantano un'eccellente resistenza termica, sono troppo costosi e richiedono tempo per la produzione. Per questo motivo, FIREMAT svilupperà nuovi materiali e processi, concentrandosi sulla loro integrazione in soluzioni multimateriali e sull'ingegnerizzazione e sviluppo di metodologie di progettazione finalizzate a realizzare una produzione intelligente. Inoltre, il progetto studierà: la sostenibilità e l'impatto ambientale dei materiali progettati, la riduzione dei tempi e di costi di produzione e manutenzione, la minimizzazione dei difetti e il conseguente aumento della qualità della produzione così come la brevettabilità e la strategia di go-to-market. Il TRL 4/5 già acquisito sul PMC resistente al fuoco nell'ambito del progetto EEE-CFCC (eee-cfcc.it) sarà implementato al TRL 6 migliorando le formulazioni, realizzando specifiche linee pilota e prototipi in scala reale.
 

Gli obiettivi del progetto sono:

 
  • Il rafforzamento del settore dei materiali compositi dell'Emilia-Romagna, superando gli attuali limiti di temperatura di esercizio dei compositi fibrorinforzati a base polimerica;
  • La promozione di economie locali circolari attraverso lo sviluppo di materiali riciclabili, sfruttando l'utilizzo di materie prime secondarie. FIREMAT mira a supportare i partner industriali, realizzando dimostratori su scala reale per comprovarne la fattibilità industriale.

FIREMAT porta avanti le collaborazioni esistenti, avviate nel precedente progetto EEE-CFCC. Il piano di attività prevede 5 fasi, finalizzate allo sviluppo dei nuovi compositi ignifughi, all'ottimizzazione dei processi produttivi e dei semilavorati, allo sviluppo di dimostratori in scala reale da qualificare e invecchiare nelle condizioni operative previste.
I partner scientifici e industriali concorderanno sulle caratteristiche dell'obiettivo e sui dimostratori (scelti tra scudi termici, tubi di scarico, pannelli isolanti) e chiederanno informazioni sul loro possibile aumento a livello industriale. I materiali saranno caratterizzati in termini di proprietà termomeccaniche, termofisiche e di durabilità, saranno testati nelle condizioni di lavoro previste e seguiranno protocolli di invecchiamento accelerato al fine di migliorare e adattare il design dei componenti alle caratteristiche dei nuovi materiali. Insieme all'attività di ricerca e sviluppo, FIREMAT metterà a punto una politica di DPI e realizzerà azioni di protezione del know-how. L'attività di comunicazione e diffusione dei risultati del progetto sarà realizzata dall'inizio alla fine del progetto.
 
Fase 1: Composito a base di fibre di basalto e matrice preceramica
Coordinatore - ENEA TEMAF.
 
Fase 2: Composito a base di fibre di carbonio e matrice polimerica inorganica
Coordinatore - ISTEC.
 
Fase 3: caratterizzazione dei materiali nelle condizioni di lavoro previste
Coordinatore - CertiMaC.
 
Fase 4: ingegneria dei materiali e modellazione dei componenti
Coordinatore - MUSP.
 
Fase 5: definizione del target, strategia go-to-market, gestione dei diritti di proprietà intellettuale
Coordinatore - ENEA TEMAF.
 
Attività di disseminazione: Coordinatore - Romagna Tech
 

Risultati aspettati:

 
FIREMAT realizzerà in scala reale due macro-tipologie di materiali resistenti al calore.
 
  1. Compositi a matrice polimerica ignifughi rinforzati con fibre di basalto, finalizzati alla massima riciclabilità possibile, fino al riutilizzo "cradle to cradle" (ovvero per l'applicazione originale).Questi PMC resistenti al fuoco saranno ingegnerizzati in soluzioni multimateriali per applicazioni strutturali o di isolamento termico (es. Sostituzione di metalli in aeronautica e facciate ventilate).
  2. Barriere termiche, con temperature di esercizio fino a 800 ° C (a seconda della composizione) funzionalizzate anche con compound ultra refrattari. Verrà progettato un composito ecosostenibile, a base di una matrice refrattaria nanostrutturata prodotta da resine inorganiche, rinforzato con fibre o feltri di carbonio lunghi o corti. I compositi a fibra lunga saranno utilizzati come scudi termici per corse, trasporti (l'elicottero di Curti in particolare). I compositi da fibra corta C (materia prima secondaria da riciclaggio PMC), saranno destinati all'isolamento termico.

 

Il ruolo di Aliva in questo progetto:

 
Aliva, in qualità di azienda leader nel campo dell'involucro edilizio, è costantemente impegnata nella ricerca di nuove tecnologie e materiali per i propri sistemi di facciata.
L'interesse per il progetto FIREMAT nasce dalla nostra voglia di innovare e di portare sul mercato qualcosa di radicalmente nuovo e migliorato in termini di sicurezza, sostenibilità e prestazioni.
All'interno di FIREMAT, Aliva contribuirà allo sviluppo di un pannello composito che fornirà supporto strutturale agli elementi architettonici di finitura della facciata; questa tecnologia riguarderà, in particolare, l'uso di sottili pannelli in ceramica, pietra o vetro come rivestimento.
Questo pannello di supporto, prodotto con materiale riciclato e riciclabile al 100%, soddisferà tutti i requisiti più esigenti in termini di prestazioni e sicurezza, come resistenza al carico del vento fino a oltre 5 kN / m2, resistenza agli urti, reazione al fuoco di classe A. secondo EN 13501-1 e resistenza al fuoco.

Scopri i dettagli del progetto qui: firemat.it/project/